Le gengive mi sanguinano quando lavo i denti, è normale?
No. Le gengive sane non sanguinano. Meglio fare un controllo presso di noi per valutare se si tratta di un problema
No. Le gengive sane non sanguinano. Meglio fare un controllo presso di noi per valutare se si tratta di un problema
9 Giugno 2015 | FAQ | 8 | Leave a comment |
La gengivite è un’infiammazione delle gengive a cui NON si accompagna perdita delle altre strutture di sostegno
8 Giugno 2015 | FAQ | 3 | Leave a comment |
Tramite una visita specialista in cui viene eseguito un primo controllo chiamo PSR (acronimo inglese che sta per screening parodontale) e qualche radiografia endorale (La panoramica infatti non è l’esame correto). Questo serve per valutare la presenza di tasche e stilare un piano di intervento adeguato.
5 Giugno 2015 | FAQ | 2 | Leave a comment |
Si. Sentire un po’ di dolore nei primi giorni è molto comune. Si deve usare l’antidolorifico prescritto. Non rallenta la guarigione anzi l’effetto antinfiammatorio aiuta. Il dolere passa solitamente dopo i primi 3 giorni.
4 Giugno 2015 | FAQ | 2 | Leave a comment |
Per le prime tre ore è meglio evitare. La presenza dell’anestesia e della ferita fresca non rappresentano la condizione ideale. Poi per 24 ore, quindi per i succesivi tre pasti, è consigliato mangiare cibi freddi e morbidi evitando quelli caldi che producono briciole. Questo per evitare contaminazioni della ferita.
3 Giugno 2015 | FAQ | 2 | Leave a comment |
Assolutemente sì. La bocca va pulita per evitare contaminazioni batteriche della ferita. Durante i primi giorni bisogna usare lo spazzolino con cautela nella zona della ferita. Durante l’azione di spazzolamento è abbastanza comune provocare dei piccoli sanguinamenti gengivali che non devono preoccupare.
2 Giugno 2015 | FAQ | 1 | Leave a comment |
No. Il fumo ha un effetto vasocostrittore riduce quindi la microcircolazione del sangue impendendo quindi una normale guarigione della ferita. Divieto assoluto per le prime 24 ore almeno.
1 Giugno 2015 | FAQ | 1 | Leave a comment |
Si. L’esecuzione di tagli a livello della gengiva si manifesta attraverso gonfiore nel luogo dell’intervento. Si deve usare l’antidolorifico prescritto che ha anche effetto antionfiammatorio. Il gonfiore si riduce nell’arco di una settimana
17 Maggio 2015 | FAQ | 1 | Leave a comment |
Si. L’ematoma cutaneo è il risultato del sanguinamento. Il sangue oltre a uscire dalla ferita può attraversare i tessuti seguendo la forza di gravità e raccogliersi al disotto della cute. Il tempo di riassorbimento varia a seconda dell’estensione e della persona. In genere la scomparsa completa si osserva dopo circa 2 settimane.
16 Maggio 2015 | FAQ | 2 | Leave a comment |
Si. Durante i primi due giorni la ferita è soggetta a sanguinamenti dovuti a piccoli capillari, assolutamente innocui per la salute. Nel caso di abituale assunzione di farmaci che servono per fluidificare il sangue (Cardioaspirina, Sintrom, Coumadin) questo evento può essere molto più frequente. Basta seguire le indicazioni fornite (compressioni di almeno un’ora con garze imbevute di acido tranexamico cercando di mantenerle fisse in una posizione,
15 Maggio 2015 | FAQ | 1 | Leave a comment |
No. L’otturazione viene eseguita quasi sempre sotto anestesia locale in modo da annullre completamente il disagio del a paziente.
14 Maggio 2015 | FAQ | 2 | Leave a comment |
Si. L’otturazione viene eseguita con materiali che una volta induriti tramite polimerizzazione non necessitano di un ulteriore periodo di adattamento.
13 Maggio 2015 | FAQ | 1 | Leave a comment |
Dipende. Se l’otturazione è molto profonda è abbastanza comune avere una sensibilità al caldo e al freddo per un periodo non superiore alle due settimane. Se invece il dente fa male “da non poter pensare ad altro” allora significa che l’otturazione è troppo profonda e i batteri hanno già colonizzato la polpa. Si tratta di una pulpite irreversibile.
12 Maggio 2015 | FAQ | 1 | Leave a comment |
Dipende. Nei momenti immediatamente successivi all’otturazione il paziente non è sempre in grado di sentire correttamente la chiusura dentale, vuoi per l’anestesia o per il tempo rimasto a bocca aperta. Inizalmente quindi può essere normale avvertire qualche fastidio nella chiusura dentale o nella masticazione. Se dopo un giorno e almeno due pasti si avverte ancora questa sensazione bisogna tornare dal medico che provvedere a ritoccare in maniera ottimale.
11 Maggio 2015 | FAQ | 1 | Leave a comment |
La scelta fra l’uno o l’altro dipende in larga misura da quanto tessuto dentario manca. Più è grande la cavità lasciata dalla carie più è consigliabile optare per un intarsio che essendo creato in laboratorio è più resistente.
L’otturazione viene eseguita direttamente nella bocca del paziente in materiale composito. Il medico prima modella il materiale per adattarlo mimeticamente al resto del dente e poi fa indurire il composito tramite una lampada fotopolimerizzatrice.
10 Maggio 2015 | FAQ | 1 | Leave a comment |
No. Prima di iniziare la procedura si procede ad una adeguata anestesia per cui il paziente non deve sentire dolore.
9 Maggio 2015 | FAQ | 1 | Leave a comment |
Nella prima fase viene eseguita solo la rimozione della polpa dentale senza riempire i canali con la guttaperca. Questo espone il dente a conolizzazioni batteriche che porta a ascessi e granulomi.
8 Maggio 2015 | FAQ | 1 | Leave a comment |
Sì. Capita in un paziente su tre ed è dovuto al fatto che il materiale usato per il riempimento canalare, la guttaperca, viene scaldato per meglio scorrere all’interno del lume canalare. Questo provoca una micro-bruciatura a livello dell’apice dentale. Come tutte le bruciature per circa una settimana possono dare fastidio o in casi rari fare male.
7 Maggio 2015 | FAQ | 1 | Leave a comment |
No. È meglio evitare, perché il materiale utilizzato per l’otturazione provvisoria non è adatto alle solleticazioni masticatorie. Il rischio è di provocare fratture di porzioni di dente rendendolo più debole. Quindi fino alla ricostruzione completa del dente è meglio evitare di mangiarci su.
6 Maggio 2015 | FAQ | 1 | Leave a comment |
Si. L’otturazione definitiva garantisce una resistenza ottimale nel medio termine.
5 Maggio 2015 | FAQ | 1 | Leave a comment |
Sì. I denti devitalizzati non ricevono più nutrienti dall’organismo e quindi nel tempo possono andare incontro a fratture. In alcuni casi viene consigliata l’esecuzione di una corona dentale (capsula) in tempi brevi ma nella maggior parte dei casi è sufficiente mantenere il dente sotto controllo e eseguire la corona solo nel medio termine (circa 5 anni).
4 Maggio 2015 | FAQ | 1 | Leave a comment |
Sì. Il dente non vitale non riceve piu il nutrimento dall’organismo e quindi modifica il suo colore in maniera differente rispetto agli altri. Questo è un processo molto lungo, che può richiedere anche parecchi anni prima di essere esteticamente apprezzabile. Ci sono comunque delle metodiche che ne permettono lo sbiancamento se dovesse rendersi necessario.
3 Maggio 2015 | FAQ | 1 | Leave a comment |
Durante una riabilitazione complessa spesso è necessario devitalizzare un dente perche lo si deve strategicamente incapsulare con una corona. Per incapsularlo e necessario limarlo. Limandolo si riduce notevolmente la quantita di dente che separa la polpa, contenente il nervo, dall’esterno. Questo porta a ipersensibilita nell’immediato e possibili infezioni nel lungo periodo. Per prevenire queste conseguenze si esegue una devitalizzazione preventiva.
2 Maggio 2015 | FAQ | 1 | Leave a comment |
Questo accade perché nei canali dentari sono rimasti dei batteri che nel tempo sono proliferati e hanno dato origine ad una infezione. In fase attiva (quella dolorosa) l’infezione è chiamata ascesso, nella fase latente (quella non dolente) granuloma. Per curarla bisogna ridevitalizzare il dente o più correttamente bisogna eseguire un ritrattamento. Si tratta di una procedura che rimuove la guttaperca inserita in passato,
1 Maggio 2015 | FAQ | 1 | Leave a comment |