Bambini dal dentista, quando è corretto portarli la prima volta?

Raul, quando è ora di portare Ricky in studio per farlo vedere da Antonella?

Devi sapere che questa domanda me l’ha fatta mia moglie durante una normale cena in famiglia parlando di nostro figlio Riccardo. Antonella è la nostra Ortodonzista e, per quanto io le voglia bene, mi sarebbe piaciuto che mia moglie si rivolgesse direttamente a me per le questioni dentali di mio figlio Riccardo.

Cardioasprina, quando è giusto sospenderla?

Dottore, devo sospendere la Cardioaspirina quando vengo in studio da lei?

Questa è una domanda piuttosto comune in studio e la mia risposta è sempre comunque la stessa.
“NO, non deve modificare la sua terapia!”.
Stai con me che ti spiego il razionale dietro a questa affermazione.

Posso mangiare dopo un intervento di chirurgia orale?

Per le prime tre ore è meglio evitare. La presenza dell’anestesia e della ferita fresca non rappresentano la condizione ideale. Poi per 24 ore, quindi per i succesivi tre pasti, è consigliato mangiare cibi freddi e morbidi evitando quelli caldi che producono briciole. Questo per evitare contaminazioni della ferita.

Come si diagnostica la gengivite o parodontite?

Tramite una visita specialista in cui viene eseguito un primo controllo chiamo PSR (acronimo inglese che sta per screening parodontale) e qualche radiografia endorale (La panoramica infatti non è l’esame correto). Questo serve per valutare la presenza di tasche e stilare un piano di intervento adeguato.

Posso lavare i denti dopo un intervento di chirurgia orale?

Assolutemente sì. La bocca va pulita per evitare contaminazioni batteriche della ferita. Durante i primi giorni bisogna usare lo spazzolino con cautela nella zona della ferita. Durante l’azione di spazzolamento è abbastanza comune provocare dei piccoli sanguinamenti gengivali che non devono preoccupare.

Ho subito un intervento di chirurgia orale e ho un ematoma è normale?

Si. L’ematoma cutaneo è il risultato del sanguinamento. Il sangue oltre a uscire dalla ferita può attraversare i tessuti seguendo la forza di gravità e raccogliersi al disotto della cute. Il tempo di riassorbimento varia a seconda dell’estensione e della persona. In genere la scomparsa completa si osserva dopo circa 2 settimane.

Ho subito un intervento di chirurgia orale e ho del sangue in bocca è normale?

Si. Durante i primi due giorni la ferita è soggetta a sanguinamenti dovuti a piccoli capillari, assolutamente innocui per la salute. Nel caso di abituale assunzione di farmaci che servono per fluidificare il sangue (Cardioaspirina, Sintrom, Coumadin) questo evento può essere molto più frequente. Basta seguire le indicazioni fornite (compressioni di almeno un’ora con garze imbevute di acido tranexamico cercando di mantenerle fisse in una posizione,

Ho appena fatto una otturazione è normale che il dente mi faccia male?

Dipende. Se l’otturazione è molto profonda è abbastanza comune avere una sensibilità al caldo e al freddo per un periodo non superiore alle due settimane. Se invece il dente fa male “da non poter pensare ad altro” allora significa che l’otturazione è troppo profonda e i batteri hanno già colonizzato la polpa. Si tratta di una pulpite irreversibile.

Ho appena fatta una otturazione è normale che sento il dente un po’ alto?

Dipende. Nei momenti immediatamente successivi all’otturazione il paziente non è sempre in grado di sentire correttamente la chiusura dentale, vuoi per l’anestesia o per il tempo rimasto a bocca aperta. Inizalmente quindi può essere normale avvertire qualche fastidio nella chiusura dentale o nella masticazione. Se dopo un giorno e almeno due pasti si avverte ancora questa sensazione bisogna tornare dal medico che provvedere a ritoccare in maniera ottimale.

Qual’è la differenza fra un intarsio e una otturazione?

La scelta fra l’uno o l’altro dipende in larga misura da quanto tessuto dentario manca. Più è grande la cavità lasciata dalla carie più è consigliabile optare per un intarsio che essendo creato in laboratorio è più resistente.

L’otturazione viene eseguita direttamente nella bocca del paziente in materiale composito. Il medico prima modella il materiale per adattarlo mimeticamente al resto del dente e poi fa indurire il composito tramite una lampada fotopolimerizzatrice.

Ho appena devitalizzato un dente e mi fa male, è normale?

Sì. Capita in un paziente su tre ed è dovuto al fatto che il materiale usato per il riempimento canalare, la guttaperca, viene scaldato per meglio scorrere all’interno del lume canalare. Questo provoca una micro-bruciatura a livello dell’apice dentale. Come tutte le bruciature per circa una settimana possono dare fastidio o in casi rari fare male.

Sto devitalizzando un dente, posso mangiarci su?

No. È meglio evitare, perché il materiale utilizzato per l’otturazione provvisoria non è adatto alle solleticazioni masticatorie. Il rischio è di provocare fratture di porzioni di dente rendendolo più debole. Quindi fino alla ricostruzione completa del dente è meglio evitare di mangiarci su.

E vero che un dente devitalizzato è meno resistente?

Sì. I denti devitalizzati non ricevono più nutrienti dall’organismo e quindi nel tempo possono andare incontro a fratture. In alcuni casi viene consigliata l’esecuzione di una corona dentale (capsula) in tempi brevi ma nella maggior parte dei casi è sufficiente mantenere il dente sotto controllo e eseguire la corona solo nel medio termine (circa 5 anni).

È vero che il dente devitalizzato diventa più scuro?

Sì. Il dente non vitale non riceve piu il nutrimento dall’organismo e quindi modifica il suo colore in maniera differente rispetto agli altri. Questo è un processo molto lungo, che può richiedere anche parecchi anni prima di essere esteticamente apprezzabile. Ci sono comunque delle metodiche che ne permettono lo sbiancamento se dovesse rendersi necessario.

Devo devitalizzare dei denti sani per un motivo protesico, perchè?

Durante una riabilitazione complessa spesso è necessario devitalizzare un dente perche lo si deve strategicamente incapsulare con una corona. Per incapsularlo e necessario limarlo. Limandolo si riduce notevolmente la quantita di dente che separa la polpa, contenente il nervo, dall’esterno. Questo porta a ipersensibilita nell’immediato e possibili infezioni nel lungo periodo. Per prevenire queste conseguenze si esegue una devitalizzazione preventiva.

In passato ho devitalizzato un dente, come è possibile che mi faccia male ancora?

Questo accade perché nei canali dentari sono rimasti dei batteri che nel tempo sono proliferati e hanno dato origine ad una infezione. In fase attiva (quella dolorosa) l’infezione è chiamata ascesso, nella fase latente (quella non dolente) granuloma. Per curarla bisogna ridevitalizzare il dente o più correttamente bisogna eseguire un ritrattamento. Si tratta di una procedura che rimuove la guttaperca inserita in passato,

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